14. Ma questa obbedienza sarà accetta a Dio e gradevole agli uomini, se il comando ricevuto verrà eseguito senza esitazione, lentezza o tiepidezza e tantomeno con mormorazioni o proteste, 15.
1. Il segno più evidente dell’umiltà è la prontezza nell’obbedienza. 2. Questa è caratteristica dei monaci che non hanno niente più caro di Cristo 3. e, a motivo del servizio
63. Adempiere quotidianamente i comandamenti di Dio. 64. Amare la castità, 65. non odiare nessuno, 66. non essere geloso, 67. non coltivare l’invidia, 68. non amare le contese, 69. fuggire
44. Temere il giorno del giudizio, 45. tremare al pensiero dell’inferno, 46. anelare con tutta l’anima alla vita eterna, 47. prospettarsi sempre la possibilità della morte. 48. Vigilare continuamente sulle
22. Non dare sfogo all’ira, 23. non serbare rancore, 24. non covare inganni nel cuore, 25. non dare un falso saluto di pace, 26. non abbandonare la carità. 27. Non
1. Prima di tutto amare il Signore Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze; 2. poi il prossimo come se stesso. 3. Quindi non uccidere,
7. Dunque in ogni cosa tutti seguano come maestra la Regola e nessuno osi allontanarsene. 8. Nessun membro della comunità segua la volontà propria, 9. né si azzardi a contestare
1. Ogni volta che in monastero bisogna trattare qualche questione importante, l’abate convochi tutta la comunità ed esponga personalmente l’affare in oggetto. 2. Poi, dopo aver ascoltato il parere dei
33. Soprattutto si guardi dal perdere di vista o sottovalutare la salvezza delle anime, di cui è responsabile, per preoccuparsi eccessivamente delle realtà terrene, transitorie e caduche, 34. ma pensi
30. L’abate deve sempre ricordarsi quel che è e come viene chiamato, nella consapevolezza che sono maggiori le esigenze poste a colui al quale è stato affidato di più. 31.