Uno è la prima impressione. La prima volta che incontriamo una persona non abbiamo ancora nessuna idea preconcetta su di lei, registriamo tutti i suoi messaggi verbali e non verbali come una pellicola vergine. E se lei non sa nulla di noi, non sa come mascherarsi, come travestirsi.

Abbiamo così l’opportunità di percepire qualcosa che poi svanirà perché, in seguito, ci presenterà l’aspetto che ritiene più gradito e noi faremo intervenire l’intelletto, il ragionamento, sentiremo le opinioni degli altri, ci faremo influenzare.

Due è rincontrarlo la seconda volta cancellando tutte le nostre prime impressioni. Di solito sono quelle errate.

Raccogliete informazioni dai fatti, dalle sue azioni, dai sui risultati.

Nel corso della vita dobbiamo sempre GIUDICARE gli altri, valutarli, decidere se possiamo fidarci di loro. E’ un compito difficile, È COMPLICATO OPPURE è SEMPLICE.

Luigi Pirandello diceva:

Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere mettiti le mie scarpe, percorri il cammino che ho percorso io. Vivi il mio dolore, i mei dubbi, le mie risate. Vivi gli anni che ho vissuto io e cadi là dove sono caduto io e rialzati come ho fatto io.