7. Dunque in ogni cosa tutti seguano come maestra la Regola e nessuno osi allontanarsene.
8. Nessun membro della comunità segua la volontà propria,
9. né si azzardi a contestare sfacciatamente con l’abate, dentro o fuori del monastero.
10. Chi si permette un simile contegno, sia sottoposto alle punizioni previste dalla Regola.
11. L’abate però dal canto suo operi tutto col timor di Dio e secondo le prescrizioni della Regola, ben sapendo che di tutte le sue decisioni dovrà certamente rendere conto a Dio, giustissimo giudice.
12. Se poi in monastero si devono trattare questioni di minore importanza, si serva solo del consiglio dei più anziani,
13. come sta scritto: “Fa’ tutto col consiglio e dopo non avrai a pentirtene”.

Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date:

17 gennaio

18 maggio

17 settembre

zzz Capitolo II – L’Abate – 23, 29

zzz Capitolo II – L’Abate – 23, 29

Per quanto riguarda poi la direzione dei monaci, bisogna che tenga presente la norma dell’apostolo: “Correggi, esorta, rimprovera”e precisamente

zzz Capitolo II – L’Abate – 1, 10

zzz Capitolo II – L’Abate – 1, 10

Un abate degno di stare a capo di un monastero deve sempre avere presenti le esigenze implicite nel suo nome, mantenendo le proprie azioni al livello di superiorità che esso comporta.

zzz La Regola di san Benedetto – Prologo 39, 44

zzz La Regola di san Benedetto – Prologo 39, 44

Dunque, fratelli miei, avendo chiesto al Signore a chi toccherà la grazia di dimorare nella sua tenda, abbiamo appreso quali sono le condizioni per rimanervi, purché sappiamo comportarci nel modo dovuto.