44. Temere il giorno del giudizio,
45. tremare al pensiero dell’inferno,
46. anelare con tutta l’anima alla vita eterna,
47. prospettarsi sempre la possibilità della morte.
48. Vigilare continuamente sulle proprie azioni,
49. essere convinti che Dio ci guarda dovunque.
50. Spezzare subito in Cristo tutti i cattivi pensieri che ci sorgono in cuore e manifestarli al padre spirituale.
51. Guardarsi dai discorsi cattivi o sconvenienti,
52. non amare di parlar molto,
53. non dire parole leggere o ridicole,
54. non ridere spesso e smodatamente.
55. Ascoltare volentieri la lettura della parola di Dio,
56. dedicarsi con frequenza alla preghiera;
57. in questa confessare ogni giorno a Dio con profondo dolore le colpe passate
58. e cercare di emendarsene per l’avvenire.
59. Non appagare i desideri della natura corrotta,
60. odiare la volontà propria,
61. obbedire in tutto agli ordini dell’abate, anche se – Dio non voglia! – questi agisse diversamente da come parla, ricordando quel precetto del Signore:” Fate quello che dicono, ma non fate quello che fanno”.
62. Non voler esser detto santo prima di esserlo, ma diventare veramente tale, in modo che poi si possa dirlo con più fondamento.

Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date:

20 gennaio

21 maggio

20 settembre

zzz Capitolo II – L’Abate – 23, 29

zzz Capitolo II – L’Abate – 23, 29

Per quanto riguarda poi la direzione dei monaci, bisogna che tenga presente la norma dell’apostolo: “Correggi, esorta, rimprovera”e precisamente

zzz Capitolo II – L’Abate – 1, 10

zzz Capitolo II – L’Abate – 1, 10

Un abate degno di stare a capo di un monastero deve sempre avere presenti le esigenze implicite nel suo nome, mantenendo le proprie azioni al livello di superiorità che esso comporta.

zzz La Regola di san Benedetto – Prologo 39, 44

zzz La Regola di san Benedetto – Prologo 39, 44

Dunque, fratelli miei, avendo chiesto al Signore a chi toccherà la grazia di dimorare nella sua tenda, abbiamo appreso quali sono le condizioni per rimanervi, purché sappiamo comportarci nel modo dovuto.