1. La chiesa sia quello che dice il suo nome, quindi in essa non si faccia né si riponga altro.
2. Alla fine dell’Ufficio divino escano tutti in perfetto silenzio e con grande rispetto per Dio,
3. in modo che, se un monaco volesse rimanere a pregare. privatamente, non sia impedito dall’indiscrezione altrui.
4. Se, però, anche in un altro momento qualcuno desidera pregare per proprio conto, entri senz’altro e preghi, non a voce alta, ma con lacrime e intimo ardore.
5. Perciò, come abbiamo detto, chi non intende dedicarsi all’orazione si guardi bene dal trattenersi in chiesa dopo la celebrazione del divino Ufficio, per evitare che altri siano disturbati dalla sua presenza.

Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date:

3 aprile

3 agosto

3 dicembre

zzz Capitolo VII – L’umiltà – 1, 4

zzz Capitolo VII – L’umiltà – 1, 4

La sacra Scrittura si rivolge a noi, fratelli, proclamando a gran voce: “Chiunque si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato”. Così dicendo,…

zzzCapitolo V – L’obbedienza – 14, 19

zzzCapitolo V – L’obbedienza – 14, 19

Ma questa obbedienza sarà accetta a Dio e gradevole agli uomini, se il comando ricevuto verrà eseguito senza esitazione, lentezza o tiepidezza e tantomeno…

zzz Capitolo V – L’obbedienza   – 1, 13

zzz Capitolo V – L’obbedienza – 1, 13

Il segno più evidente dell’umiltà è la prontezza nell’obbedienza. Questa è caratteristica dei monaci che non hanno niente più caro di Cristo e, a motivo …

zzz Capitolo II – L’Abate – 33, 40

zzz Capitolo II – L’Abate – 33, 40

Soprattutto si guardi dal perdere di vista o sottovalutare la salvezza delle anime, di cui è responsabile, per preoccuparsi eccessivamente delle realtà

zzz Capitolo II – L’Abate – 30, 32

zzz Capitolo II – L’Abate – 30, 32

L’abate deve sempre ricordarsi quel che è e come viene chiamato, nella consapevolezza che sono maggiori le esigenze poste a colui al quale è stato…