44. Il quinto grado dell’umiltà consiste nel manifestare con un’umile confessione al proprio abate tutti i cattivi pensieri che sorgono nell’animo o le colpe commesse in segreto,
45. secondo l’esortazione della Scrittura, che dice: “Manifesta al Signore la tua via e spera in lui”.
46. E anche: “Aprite l’animo vostro al Signore, perché è buono ed eterna è la sua misericordia”,
47. mentre il profeta esclama: “Ti ho reso noto il mio peccato e non ho nascosto la mia colpa.
48. Ho detto: “confesserò le mie iniquità dinanzi al Signore” e tu hai perdonato la malizia del mio cuore”.

Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date:

2 febbraio

3 giugno

3 ottobre

zzz Capitolo II – L’Abate – 23, 29

zzz Capitolo II – L’Abate – 23, 29

Per quanto riguarda poi la direzione dei monaci, bisogna che tenga presente la norma dell’apostolo: “Correggi, esorta, rimprovera”e precisamente

zzz Capitolo II – L’Abate – 1, 10

zzz Capitolo II – L’Abate – 1, 10

Un abate degno di stare a capo di un monastero deve sempre avere presenti le esigenze implicite nel suo nome, mantenendo le proprie azioni al livello di superiorità che esso comporta.

zzz La Regola di san Benedetto – Prologo 39, 44

zzz La Regola di san Benedetto – Prologo 39, 44

Dunque, fratelli miei, avendo chiesto al Signore a chi toccherà la grazia di dimorare nella sua tenda, abbiamo appreso quali sono le condizioni per rimanervi, purché sappiamo comportarci nel modo dovuto.