12. Il Vespro poi si celebri ogni giorno con il canto di quattro salmi,
13. dal 109 fino al 147;
14. eccettuando quelli che sono riservati alle altre Ore, cioè i salmi 117–127, 133 e 142,
15. tutti gli altri si dicano a Vespro.
16. E poiché vengono a mancare tre salmi, si dividano i più lunghi del gruppo indicato, ossia il 138, il 143 e il 144.
17. Il 116, invece, che è il più breve, venga unito al 115.
18. Stabilito così l’ordine della salmodia vespertina, tutto il resto, cioè la lezione, il responsorio, l’inno, il versetto e il cantico, si dica come abbiamo disposto sopra.
19. A Compieta, infine, si ripetano tutti i giorni gli stessi salmi e cioè il 4, il 90 e il 133.

Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date:

23 febbraio 24 giugno 24 ottobre

* Negli anni non bisestili, il giorno 23 febbraio si prosegue fino alla fine del capitolo 18 ed i giorni seguenti si segue la numerazione normale.
Quando ricorre l’anno bisestile, il 23 febbraio si legge fino a 18, 20 ed i giorni seguenti si segue la numerazione tra parentesi.

zzz Capitolo II – L’Abate – 23, 29

zzz Capitolo II – L’Abate – 23, 29

Per quanto riguarda poi la direzione dei monaci, bisogna che tenga presente la norma dell’apostolo: “Correggi, esorta, rimprovera”e precisamente

zzz Capitolo II – L’Abate – 1, 10

zzz Capitolo II – L’Abate – 1, 10

Un abate degno di stare a capo di un monastero deve sempre avere presenti le esigenze implicite nel suo nome, mantenendo le proprie azioni al livello di superiorità che esso comporta.

zzz La Regola di san Benedetto – Prologo 39, 44

zzz La Regola di san Benedetto – Prologo 39, 44

Dunque, fratelli miei, avendo chiesto al Signore a chi toccherà la grazia di dimorare nella sua tenda, abbiamo appreso quali sono le condizioni per rimanervi, purché sappiamo comportarci nel modo dovuto.