1. Se quando dobbiamo chiedere un favore a qualche personaggio, osiamo farlo solo con soggezione e rispetto,
2. quanto più dobbiamo rivolgere la nostra supplica a Dio, Signore di tutte le cose, con profonda umiltà e sincera devozione.
3. Bisogna inoltre sapere che non saremo esauditi per le nostre parole, ma per la purezza del cuore e la compunzione che strappa le lacrime.
4. Perciò la preghiera dev’essere breve e pura, a meno che non venga prolungata dall’ardore e dall’ispirazione della grazia divina.
5. Ma quella che si fa in comune sia brevissima e quando il superiore dà il segno, si alzino tutti insieme.

Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date:

25 febbraio (26) 27 giugno 27 ottobre
zzz Capitolo VII – L’umiltà – 62, 70

zzz Capitolo VII – L’umiltà – 62, 70

Il dodicesimo grado, infine, è quello del monaco, la cui umiltà non è puramente interiore, ma traspare di fronte a chiunque lo osservi da tutto il suo …

zzz Capitolo VII – L’umiltà – 60, 61

zzz Capitolo VII – L’umiltà – 60, 61

L’undicesimo grado dell’umiltà è quello nel quale il monaco, quando parla, si esprime pacatamente e seriamente, con umiltà e gravità, e pronuncia poche …

zzz Capitolo VII – L’umiltà – 59

zzz Capitolo VII – L’umiltà – 59

Il decimo grado dell’umiltà è quello in cui il monaco non è sempre pronto a ridere, perché sta scritto: “Lo stolto nel ridere alza la voce”…