1. Se la comunità è abbastanza numerosa, si scelgano in essa alcuni monaci di buon esempio e di santa vita per costituirli decani;
2. essi vigileranno premurosamente, secondo le leggi di Dio e gli ordini dell’abate sui gruppi di dieci fratelli affidati alle loro rispettive cure.
3. Come decani devono essere eletti quei monaci con i quali l’abate possa tranquillamente condividere i suoi pesi
4. e in tale scelta non bisogna tener conto dell’ordine di anzianità, ma regolarsi solo in considerazione della condotta esemplare e della scienza delle cose di Dio.
5. Se poi fra questi decani ce ne fosse qualcuno che, montato un po’ in superbia, dovesse essere ripreso, sia rimproverato una prima, una seconda e una terza volta e, se non vorrà correggersi,
6. venga sostituito con un altro veramente degno.
7. La stessa cosa stabiliamo per il priore.

Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date:

26 febbraio (27) 28 giugno 28 ottobre
zzz Capitolo VII – L’umiltà – 62, 70

zzz Capitolo VII – L’umiltà – 62, 70

Il dodicesimo grado, infine, è quello del monaco, la cui umiltà non è puramente interiore, ma traspare di fronte a chiunque lo osservi da tutto il suo …

zzz Capitolo VII – L’umiltà – 60, 61

zzz Capitolo VII – L’umiltà – 60, 61

L’undicesimo grado dell’umiltà è quello nel quale il monaco, quando parla, si esprime pacatamente e seriamente, con umiltà e gravità, e pronuncia poche …

zzz Capitolo VII – L’umiltà – 59

zzz Capitolo VII – L’umiltà – 59

Il decimo grado dell’umiltà è quello in cui il monaco non è sempre pronto a ridere, perché sta scritto: “Lo stolto nel ridere alza la voce”…