1. L’assistenza agli infermi deve avere la precedenza e la superiorità su tutto, in modo che essi siano serviti veramente come Cristo in persona,
2. il quale ha detto di sé: “Sono stato malato e mi avete visitato”,
3. e: “Quello che avete fatto a uno di questi piccoli, lo avete fatto a me”.
4. I malati però riflettano, a loro volta, che sono serviti per amore di Dio e non opprimano con eccessive pretese i fratelli che li assistono,
5. ma comunque bisogna sopportarli con grande pazienza, poiché per mezzo loro si acquista un merito più grande.
6. Quindi l’abate vigili con la massima attenzione perché non siano trascurati sotto alcun riguardo.
7. Per i monaci ammalati ci sia un locale apposito e un infermiere timorato di Dio, diligente e premuroso.
8. Si conceda loro l’uso dei bagni, tutte le volte che ciò si renderà necessario a scopo terapeutico; ai sani, invece, e specialmente ai più giovani venga consentito più raramente.
9. I malati più deboli avranno anche il permesso di mangiare carne per potersi rimettere in forze; però, appena ristabiliti, si astengano tutti dalla carne come al solito.
10. Ma la più grande preoccupazione dell’abate deve essere che gli infermi non siano trascurati dal cellerario e dai fratelli che li assistono, perché tutte le negligenze commesse dai suoi discepoli ricadono su di lui.

Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date:

15 marzo

15 luglio

14 novembre

Capitolo VII – L’umiltà – 1, 4

Capitolo VII – L’umiltà – 1, 4

La sacra Scrittura si rivolge a noi, fratelli, proclamando a gran voce: “Chiunque si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato”. Così dicendo,…

Capitolo VI – L’amore del silenzio 1, 8

Capitolo VI – L’amore del silenzio 1, 8

Facciamo come dice il profeta: “Ho detto: Custodirò le mie vie per non peccare con la lingua; ho posto un freno sulla mia bocca, non ho parlato, mi sono …

Capitolo V – L’obbedienza – 14, 19

Capitolo V – L’obbedienza – 14, 19

Ma questa obbedienza sarà accetta a Dio e gradevole agli uomini, se il comando ricevuto verrà eseguito senza esitazione, lentezza o tiepidezza e tantomeno…

Capitolo V – L’obbedienza   – 1, 13

Capitolo V – L’obbedienza – 1, 13

Il segno più evidente dell’umiltà è la prontezza nell’obbedienza. Questa è caratteristica dei monaci che non hanno niente più caro di Cristo e, a motivo …

Capitolo II – L’Abate – 33, 40

Capitolo II – L’Abate – 33, 40

Soprattutto si guardi dal perdere di vista o sottovalutare la salvezza delle anime, di cui è responsabile, per preoccuparsi eccessivamente delle realtà

Capitolo II – L’Abate – 30, 32

Capitolo II – L’Abate – 30, 32

L’abate deve sempre ricordarsi quel che è e come viene chiamato, nella consapevolezza che sono maggiori le esigenze poste a colui al quale è stato…