da adminsito | 30 Gen, 2016 | comunicAzione, progettAzione
Un caro amico mi ha chiesto se avessi un particolare interesse per gli orologi e per le clessidre. Effettivamente quando vedo un orologio ho una clessidra particolare mi viene voglia di acquistarle. Allora e per questo motivo ho voluto approfondire e capire il valore dell’oggetto “Clessidra”
Fragili come il tempo che inesorabilmente fugge, misura convenzionale e misura astratta dello spazio temporale, la clessidra è la rappresentazione più antica e più famigliare dell’irreversibilità del tempo. Le clessidre erano il compagno preferito degli eruditi perché più pratiche degli orologi ignei come la candela.
Il termine clessidra deriva da “clepto” (rubare) e “hidro” (acqua). Ostentate come simbolo di sapere scientifico, erano usate come strumenti di misura del tempo astrale e del tempo corporale. Il possesso di una clessidra era fonte di prestigio ma anche di autorità e di rispetto. Quando un professore entrava in classe si doveva udire la sabbia cadere nella clessidra. Indispensabile strumento di ogni uomo di sapere, la clessidra è la compagna silenziosa e discreta che misura il tempo delle riflessioni scientifiche e quello delle meditazioni filosofiche.
Già in uso nel XIV secolo, come testimoniato da dipinti e affreschi, è a partire dal XVI secolo che diventa un oggetto di uso quotidiano, quando si diffuse capillarmente fra uomini di scienza e letterati, per via dell’assoluta assoluta precisione di misurazione che garantiva. Regolato l’inizio della rotazione sulla prima ora del quadrante solare, tutte le attività umane diurne erano predeterminate e regolate dagli intervalli scanditi dalle clessidre.
I quarti delle campane, le lotte, i duelli, la durata di un matrimonio o l’assemblea di una congregazione, tutto era cronometrato con l’orologio a sabbia.
da adminsito | 15 Dic, 2015 | comunicAzione, progettAzione
“E’ imprudente pagare troppo, ma peggio è pagare troppo poco.
Quando paghi troppo, perdi un po’ di soldi è vero, ma è tutto qui.
Quando invece paghi troppo poco, rischi di perdere tutto, perché ciò che hai comprato non è in grado di fare il lavoro per cui l’avevi acquistato.
La legge comune degli affari nega la possibilità di pagare poco ed ottenere molto: ciò non può accadere.
Se tratti con l’offerente meno caro, è bene che tu preveda una certa riserva per coprirti dal rischio che corri.
Ma se puoi fare ciò avrai certamente abbastanza denaro per comperare qualcosa di meglio.”
John Ruskin (1819-1900) ed il giusto compenso.
John Ruskin era uno scrittore molto prolifico del 19º secolo, nato a Londra, 8 febbraio 1819 – e morto a Brantwood, 20 gennaio 1900, ho fatto stampare due delle sue citazioni su due biglietti che a volte mostro i clienti che provano a trattare sul prezzo.
da adminsito | 25 Lug, 2015 | progettAzione
“resto sempre stupito quando vedo alcuni che, come se niente fosse, chiedono per se spazi di tempo altrui, e altri che, se glielo si chiede, sono pronti ad accordare ore e ore della giornata; il fatto e che tutti prendono in considerazione lo “scopo” per cui gli si chiede di impegnare il tempo, ma nessuno “valuta” il tempo in se…
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da adminsito | 19 Set, 2014 | formAzione, progettAzione
Clarence M. Jones, uno degli insegnanti del nostro corso a Cincinnati, nell’Ohio, raccontò che l’incoraggiamento e il mostrare quanto sia facile correggersi cambiò completamente la vita di suo figlio.
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da adminsito | 7 Set, 2014 | comunicAzione, formAzione, ipnotizzAzione, progettAzione
La mappa non è il territorio. Si noti che la frase usa il predicato non è.
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da adminsito | 26 Lug, 2014 | comunicAzione, formAzione, progettAzione
Robert Cialdini, psicologo e professore di marketing presso l’Arizona State University, ha identificato (e riportato in un noto libro) 6 categorie all’interno delle quali rientrano le principali tecniche di persuasione:
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