1. Nei giorni feriali le Lodi si celebrino nel modo seguente: 2. si dica il salmo 66 senza antifona, recitandolo lentamente in modo che tutti possano essere presenti per il
14. Alle Lodi della domenica, prima di tutto si dica il salmo 66 tutto di seguito, senza antifona, 15. quindi il salmo 50 con l’Alleluia, 16. poi il 117 e
1. Per l’Ufficio vigilare della domenica ci si alzi un po’ prima. 2. Anche in questo caso si osservi un determinato ordine, cioè, dopo aver cantato sei salmi come abbiamo
Da Pasqua fino al principio di novembre si mantenga lo stesso numero di salmi, che è stato prescritto sopra; eccetto che, a causa della brevità delle notti, non si leggano
5. Nel suddetto periodo invernale si dica prima di tutto per tre volte il versetto: “Signore, apri le mie labbra e la mia bocca annunzierà la tua lode”, 6. a
1. Durante la stagione invernale, cioè dal principio di novembre sino a Pasqua, secondo un calcolo ragionevole, la sveglia sia verso le due del mattino, 2. in modo che il
62. Il dodicesimo grado, infine, è quello del monaco, la cui umiltà non è puramente interiore, ma traspare di fronte a chiunque lo osservi da tutto il suo atteggiamento esteriore,
60. L’undicesimo grado dell’umiltà è quello nel quale il monaco, quando parla, si esprime pacatamente e seriamente, con umiltà e gravità, e pronuncia poche parole assennate, senza alzare la voce,
Il decimo grado dell’umiltà è quello in cui il monaco non è sempre pronto a ridere, perché sta scritto: “Lo stolto nel ridere alza la voce”. Questa parte della Regola
56. Il nono grado dell’umiltà è proprio del monaco che sa dominare la lingua e, osservando fedelmente il silenzio, tace finché non è interrogato, 57. perché la Scrittura insegna che